Nuovo romanzo di Lucie Hušková

"Un romanzo che dà una risposta a ricerca di una consapevolezza latente"

Il nuovo romanzo di Lucie Hušková "La mangiatrice di sole", appena pubblicato, affronta capitoli oscuri, il "business dei bambini" in Italia, in cui il sistema giudiziario italiano e il sistema di affidamento giocano un ruolo molto particolare. Il libro si concentra sulla lotta alla cosiddetta sindrome PAS (Parental Alienation Syndrome), la sindrome d’alienazione parentale, una sindrome inventata ad hoc per coprire ufficialmente forme di violenza familiare/genitoriale sui bambini e su donne. VOX NEWS Südtirol ha intervistato l'editore del libro, Domenico Capponi di Capponi Editore, lo psichiatra dottor Andrea Mazzeo, che si batte instancabilmente contro la sindrome PAS a sostegno dei bambini e donne ingiustamente accusate di una sindrome che non esiste, e all’autrice del bellissimo romanzo "La mangiatrice di Sole", Lucie Hušková.

Il nuovo romanzo "La mangiatrice di sole". Immagine piccola in alto a sinistra: L'autrice Lucie Hušková. Piccole immagini in basso a sinistra: Lo psichiatra Andrea Mazzeo (immagine a sinistra) e Domenico Capponi di Capponi Editore (immagine a destra). Crediti: Pixybay. Privato, Capponi Editore

Qualche settimana fa lo avevamo annunciato, ora è stato pubblicato il libro "La Mangiatrice di Sole" dell'autrice ceca, che vive in Italia, Lucie Hušková. VOX NEWS Südtirol rivolgerà all'autrice, in quanto donna, alcune domande sul suo libro appena pubblicato, che affronta un capitolo oscuro, il "business dei bambini" in Italia. Un'attività in cui la giustizia italiana e il sistema di affido giocano un ruolo molto particolare. Il nuovo romanzo giudiziario "noir" di Lucie Hušková è incentrato sulla sindrome di alienazione parentale (PAS). La sindrome d'alienazione parentale, pur non essendo mai stata riconosciuta come patologia, ha portato molto male alle famiglie italiane. Nel nostro articolo, poi, parliamo anche con l'editore Domenico Capponi, che ha avuto il coraggio di pubblicare il libro, e con il dottor Andrea Mazzeo, psichiatra che lotta da sempre contro la PAS. Difende incessantemente i bambini e le donne che sono stati ingiustamente accusati di una sindrome inesistente.

Quindi, signora Hušková, abbiamo letto per bene il Suo romanzo noir, che potrebbe anche sembrare un giallo. Troviamo molto intrigante e ingegnoso il fatto che con la scusa di una setta di mangiatori di sole viene coperta un’altra assurdità pericolosa come la sindrome d’alienazione parentale (PAS), che a sua volta è usata per coprire le violenze in famiglia. Ma ci sono anche altre cose per le quali verrà sicuramente ammirata ma anche attaccata.

Lucie Hušková: Beh, all’attacco sono piuttosto preparata, almeno psicologicamente. Ho una mia cerchia di haters fedeli e di tutto rispetto, per lo più donne della mia stessa nazionalità che non mancano di commentare, spesso fuori luogo, il mio romanzo Ike. Ma non credo che questo faccia parte dell’argomento di oggi (sorride), si tratta di un altro libro e anche lì accenno al business italiano con i bambini. Quel romanzo è comunque entrato nelle novità più interessanti dell’anno 2017 in Repubblica Ceca.

VOX NEWS Südtirol:Ha ragione, comunque c’entra con la scrittura, il successo e l’editoria. Le haters sono pur sempre clienti che comprano, anche se stupisce che a scrivere male possano essere donne che invece dovrebbero essere solidali con la sofferenza dei bambini e di altre donne. Ma passiamo ad altro, nel libro Lei fa delle allusioni al fatto che una malattia grave come il Morbo di Wilson potrebbe non avere origini genetiche e che la protagonista, che ne è affetta, riesce persino a condurre una vita molto attiva e ad avere una carriera di successo.

Lucie Hušková: Dovrei chiarire che io stessa sono affetta dal Morbo di Wilson e quindi conosco l’argomento. È una cosa che sanno poche persone e ho cominciato a fare il mio “coming out” in due miei libri. Attenzione, con questo non voglio dire che il romanzo sia autobiografico. Scrivo semplicemente sulle tematiche che conosco bene e nel mio caso per poter lavorare di fantasia mi devo immedesimare nelle protagoniste, quindi a prima vista può sembrare personale. In ogni caso, al massimo si tratta di semiautobiografie, come faceva James Herriot, oppure di cose non realizzate nella vita, volendo parafrasare Milan Kundera. Ovviamente senza volermi paragonare a questi due scrittori famosi.

VNS: Interessante davvero, ma non ci ha risposto. Come si vive con una malattia come il Morbo di Wilson, se lo possiamo chiedere a Lei, e perché allude al fatto che possa non essere di origine genetica?

Lucie Hušková: è una malattia che comporta stanchezza e altri problemi, quindi in formissima non ci si sente. A me personalmente aiuta molto camminare nella natura e amo il mare che mi ricarica. In ogni caso sono grata a Dio per ogni giorno che non è peggiore di quello che potrebbe essere. In più di vent’anni, da quando sono in cura, ho visto cose terribili negli ospedali e ho sentito opinioni molto diverse tra di loro. Ma si allungherebbe troppo l’intervista e non mi piace fare leva sui sentimenti suscitati dalla pietà. Possiamo morire per mille cause diverse da quella che ci preoccupa. Per quanto riguarda l’origine genetica della malattia non affermo assolutamente che non lo sia. Credo però che in alcuni casi l’accumulo di rame (o di altri metalli pesanti), che viene a sconvolgere la funzione metabolica nell’organismo, possa essere un avvelenamento e che i test genetici non sembrino essere così sicuri. Le due cose vengono spesso nettamente separate ma alcuni medici specialisti hanno ammesso questa mia ipotesi forse non del tutto azzardata. La tesi dell’avvelenamento da metalli pesanti confermerebbe anche l’incidenza della malattia: da 1 su 30 000 siamo saliti a 1 su 7000 negli ultimi anni e se andremo avanti così, altro che malattia rara. Ma non sono un medico.

VNS: Incredibile, il libro andrebbe letto già solo per questo dubbio oltre che per la famigerata PAS che è un tema assolutamente da approfondire e da divulgare ma, prima di dare parola al dott. Mazzeo, faremo qualche domanda al proprietario della casa editrice che ha pubblicata il Suo libro, Domenico Capponi. Sembra che Domenico Capponi sia riuscito a realizzare tutti i suoi obbiettivi. Come ci si sente, sig. Capponi, a lasciare una brillante carriera da avvocato per quella di direttore e editore di un’ottima casa editrice e cosa Le ha spinto a farlo?

Domenico Capponi: Grazie per questa opportunità, mi fa sempre piacere condividere la mia storia che in sostanza è la storia di una scelta, la voglia e il coraggio di seguire un proprio sogno. In fondo quello che ho fatto è stato proprio questo, lasciare un lavoro certo per un lavoro all’apparenza incerto, sicuramente non conosciuto. La domanda è: perché l’ho fatto? Ho seguito un’intuizione, una scintilla dell’anima che dura una frazione di secondo e nella quale credo che ognuno di noi sia in grado di percepire la propria essenza più vera. Io l’ho seguita, altri decidono di voltarsi dall’altra parte. L’ho seguita perché mi piacciono le sfide.

VNS: È una risposta poetica e di coraggio, sig. Capponi, e le cose cominciano ad essere più chiare. Dal bellissimo sito della Sua casa editrice si evince che la Sua casa pubblica tantissimi generi. Non sembra essere nemmeno un editore piccolo-medio, ma con la quantità di libri e generi che la Sua casa editrice pubblica potrebbe fare concorrenza persino a grosse case editrici. Ci spiega quindi come è riuscito non solo a tenersi a galla nella giungla editoriale italiana ma persino a crescere?

Domenico Capponi: La casa editrice valuta circa 600 nuove proposte ogni anno e sono numeri destinati a mio avviso a crescere perché le persone hanno necessità di raccontare e di raccontarsi, sentono il bisogno di entrare in sintonia con qualcosa che ogni giorno rischiano di perdere. Pubblichiamo libri che in qualche modo contribuiscono alla crescita di chi li legge, che siano romanzi o saggi, oppure gialli, nei nostri libri troverete sempre più piani di lettura. È così, perché noi vogliamo che sia così e li selezioniamo in base a questo elemento di novità.

VNS: Ottimo. Credo che Lei abbia già risposto alla domanda che le volevo fare, cioè quali siano i criteri di scelta degli autori e dei loro libri della Sua casa editrice. Potreste precisare che cosa le ha portato a scegliere proprio il romanzo di Lucie?

Domenico Capponi: Questo romanzo dà una risposta a una ricerca di consapevolezza latente, ancora troppo sconosciuta, l’autrice ha fatto un ottimo lavoro perché ha dato risposta a questo bisogno inserendo il tutto dentro una narrazione, quindi accessibile a tutti

VNS: Tutto chiaro, quindi la Sua casa editrice è interessato a libri che portano un messaggio importante e che hanno un valore per chi cerca risposte ma che siano anche accessibili a un vastissimo pubblico. I veri romanzi sono questo e gli aspiranti autori interessati alla Sua casa editrice dovrebbero esserne consapevoli, perché 600 proposte all’anno sono davvero tantissime.

Ora per concludere passiamo allo psichiatra dott. Andrea Mazzeo.

Sig. dott. Mazzeo, Lei ha un curriculum molto vasto, una lunghissima carriera alle spalle. Perché sta dedicando così tante energie proprio alla lotta contro la PAS? Ci spiega ovviamente anche che cosa è la PAS e che cosa le ha portato a difendere le vittime di questa inventata sindrome?

Dott. Andrea Mazzeo: La mia risposta sarà forse un po’ lunga ma sono cose molto importanti e la gente deve sapere. Per quanto mi riguarda oggi posso affermare con certezza che la PAS, o alienazione parentale, è solo una strategia processuale per difendere e tutelare in tribunale il genitore accusato dai figli di violenza in famiglia o addirittura di abusi sessuali sui figli. Difatti, l’avvocato che difende il genitore accusato dai figli cercherà di screditare le dichiarazioni, la testimonianza dei minori; sosterrà la tesi difensiva che i bambini siano stati condizionati dall’altro genitore e indotti a formulare quelle accuse.

Naturalmente, per sostenere questa tesi dovrà produrre le prove di questa manipolazione psicologica dei bambini. Non potendo fornire le prove della presunta manipolazione ecco la trovata, tirare fuori il concetto di malattia: la manipolazione psicologica sarebbe una nuova malattia che si chiama “sindrome da alienazione genitoriale” (in inglese Parental Alienation Syndrome [PAS]); poi, dal 2012, da quando il Ministro della salute ha dichiarato che la PAS non ha alcun fondamento scientifico, e quindi non è una malattia, ecco che viene tirato fuori il concetto di alienazione genitoriale, che praticamente è un modo diverso di chiamare la PAS. Nel 2012 ho realizzato un sito nel quale queste cose sono meglio illustrate, con abbondanza di riferimenti bibliografici internazionali (www.alienazionegenitoriale.org).

Perché ho cominciato a occuparmene? Sino al 2009 (consideri che sono laureato dal 1976 e ho lavorato nella psichiatria dal 1977, clinica psichiatrica universitaria, ospedale psichiatrico, centri di salute mentale, reparto di psichiatria in ospedale, adesso comunità psichiatriche) non sapevo proprio nulla di questa presunta malattia, inventata nel 1985 da un medico di New York. Nel 2009 un amico avvocato mi incaricò di seguire come CTP (consulente tecnico di parte) una sua amica che stava affrontando una separazione in cui la figlioletta di 8-9 anni rifiutava di frequentare il padre che accusava di abusi sessuali. Qui, nella CTU (consulenza tecnica di ufficio) ho letto per la prima volta le parole “sindrome di alienazione parentale”. Non avendo la più pallida idea di cosa fosse, ho pensato a una mia ignoranza; non trovando nulla nei trattati di psichiatria che avevo, alcuni molto aggiornati, traduzioni italiane di trattati statunitensi, ho iniziato a fare ricerche nel web e qui mi si è aperto un mondo. Chi la sosteneva fanaticamente e chi invece la criticava. In un blog (Velle est posse) trovai dei riferimenti bibliografici e da lì ho cominciato a informarmi. Una volta capito di cosa si trattasse, ho cominciato a parlarne sul mio profilo facebook e così sono entrato in contatto con tante persone che già lottavano contro la PAS. In particolare una madre di Genova mi segnalò il libro di due psicologhe spagnole, Sonia Vaccaro e Consuelo Barea; pur non conoscendo lo spagnolo lo acquistai e con l’aiuto dei traduttori online ho tradotto e pubblicato alcune parti del libro. Poi c’è stata la traduzione in italiano di questo libro e la sua presentazione a Roma nel corso di un convegno dedicato, con la presenza della psicologa spagnola Sonia Vaccaro. Da lì altri convegni, scritti, articoli, capitoli di libri, ecc.. Le tante energie spese? In effetti, non mi costa molto. Come ho avuto modo di scrivere di recente in un post su facebook, ho ancora negli occhi la paura, il terrore di questi bambini strappati alle madri, nelle orecchie le loro urla di dolore e il dolore delle madri. Be’, a prescindere dal mio essere psichiatra, non si può rimanere indifferenti di fronte a tanta sofferenza. E allora passano in secondo piano le energie spese, i km percorsi in lungo e in largo per l’Italia per la partecipazione ai numerosi convegni, il tempo dedicato a documentarmi sui tanti casi, ne ho più di cento archiviati sul pc e dei quali ho letto tutto, relazioni, CTU, sentenze, ecc. e che sempre più mi hanno convinto della necessità di non mollare questa lotta.

VNS: Lei è una specie di eroe, dott. Mazzeo, e apprezziamo molto quello che ha detto. Se più professionisti ragionassero in questo modo, secondo noi, il mondo sarebbe un posto migliore. In ogni caso vi ringrazio tutti e non mi resta che sperare che questo romanzo venga notato e divulgato il più possibile in questa società dove ormai si cerca di sdoganare di tutto. Invito le associazioni che proteggono veramente donne e bambini di mettersi in contatto con il dott. Andrea Mazzeo e con l’autrice del libro Lucie Hušková tramite Facebook o Instagram per le presentazioni. Il libro è disponibile anche sul sito di Domenico Capponi e nelle librerie, forse per il momento bisogna ordinarlo. Sono argomenti importanti che vanno conosciuti oltre il piacere di leggere questo bellissimo romanzo.

Informazioni sul libro:

  • Titolo del libro: "La mangiatrice di sole".
  • Autore/autrice: Lucie Hušková
  • Editore: Capponi Editore, 2022
  • EAN: 9791280919342

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VOX News Südtirol / red